Teatro
giovedì 8 novembre ore 21
Avevo un bel pallone rosso

di Angela Dematté
con Andrea Castelli e Francesca Porrini
Regia di Carmelo Rifici
Produzione LuganoInscena, TPE Teatro Piemonte Europa, CTB Centro Teatrale Bresciano

Nel 50esimo anniversario del 1968 Carmelo Rifici lavora a una nuova e contemporanea edizione dello spettacolo.
In scena due personaggi: Mara Cagol e suo padre.
Attraverso i loro dialoghi si racconta la vicenda della fondatrice delle BR e, soprattutto, si delinea il rapporto concreto e drammatico tra un padre e una figlia. Si cerca di rappresentare una situazione dove tutto, dal linguaggio ai troppi silenzi, dia l’immediata sensazione di un eccessivo “non detto”. E poi si cerca di far intravedere l’aberrazione del linguaggio ideologico, che provoca la frattura finale tra Margherita e suo padre. E si scopre, infine, che è difficile dare colpe e ragioni. E, forse, non è questa la cosa interessante.             
Ciò che è interessante è il mistero che rimane all’interno di un affetto e di un distacco.
A Trento Mara è Margherita, figlia e studentessa, a Milano Margherita è Mara, combattente membro del comitato esecutivo delle Brigate Rosse. A Trento Margherita parla in dialetto e si pone di fronte al padre con il dubbioso sentimento di amore e di ribellione, a Milano Mara parla un italiano burocraticamente ideologico e si pone di fronte al padre senza dubbi e con l’assoluto amore verso la causa brigatista. Lo spettacolo tratta dell’impossibilità del linguaggio, che si palesa nel cancro alla bocca che ucciderà il padre, bocca dalla quale non uscirà mai la parola Amore e nella perdita della lingua natale di Margherita, senza la quale è impossibile veicolare gli affetti piú cari.