Rassegna "Città in Scena"
di e con Elena Ferrari e Mariano Arenella
18 aprile 1914. A Torino, Milano, New York e Parigi viene proiettato per la prima volta “Cabiria”, di Giovanni Pastrone, film kolossal che segnerà il destino del cinema italiano. Il 28 luglio l’Impero austro-ungarico dichiara guerra al regno di Serbia e inizia la Prima Guerra Mondiale.
L’industria cinematografica italiana è una delle più fiorenti al mondo. In soli due anni verranno prodotti oltre 200 film di propaganda bellica. Settembre 1914. La scuola si trasforma in una macchina per il sostegno patriottico. L’obiettivo è far capire anche ai bambini cosa siano la Patria, la guerra per Trento e Trieste, l’eroismo militare. Il Corriere dei Piccoli va letto a scuola e in famiglia: la sua linea editoriale è poveri ma bellici. Olmo è un pioniere del cinema, Ada è una maestra elementare. Si conoscono, si innamorano, si sposano. Vivono in una brillante Torino, in piena Belle Epoque. Ogni giorno lui si affanna per girare una scena del proprio film, usando lei come attrice improvvisata. Ada, seguendo alla lettera le direttive ministeriali, insegna ai bambini le parole di D’Annunzio mentre sullo sfondo avanzano le prime lotte per l’emancipazione femminile. Il periodo storico in cui vivono è carico di entusiasmo, la fiducia nel futuro è alta, e la loro vitalità sarà sicuramente premiata. Ora bisogna finire di girare quel film e capire fino in fondo quelle lezioni. Per farlo i due protagonisti dovranno separarsi e partire. Lentamente tutte le loro certezze si sgretoleranno.