da John Poole e Antonio Petito a William Shakespeare
di Emanuele Valenti e Gianni Vastarella
Punta Corsara/ 369 gradi
A partire dalla suggestione di Hamlet Travestie, riscrittura burlesque settecentesca di John Poole in cui la parodia ribadisce l’autorità dell’Originale, passando per Don Fausto di Antonio Petito, lì dove invece l’Opera diventa vicenda matrice di altre vicende, immaginiamo una famiglia napoletana a noi contemporanea, i Barilotto, in un quadro di sopravvivenza quotidiana: il lavoro, la casa, i debiti, i figli. Ognuno vincolato al legame con l'altro, in una stasi violenta in nome dell'unità.
Dissociato, se ne sta Amleto, il figlio senza padre, ad alimentare un conflitto di dubbi e paure. Intorno a lui, la vicenda shakespeariana diventa il canovaccio di un'improbabile tragedia redentiva, una fallimentare distribuzione di ruoli e di pesi.
Un'acre farsa nera in cui la vicenda di Amleto viene buffamente inscenata dai parenti per guarire il ragazzo napoletano che si crede il principe di Danimarca. L'incalzante regia di Emanuele Valenti tratteggia una serie di grottesche figurette vividamente stagliate contro il vuoto del fondale scuro.
Hamlet Travestie nasce nell'ambito del progetto Tfaddal promosso dal Teatro Franco Parenti per i 40 anni dall'Ambleto di Testori.
Punta Corsara vince nel 2017 il Premio Hystrio Iceberg; nel 2014 il Premio della Critica; nel 2012 il Premio Ubu Nuovo Attore Under 30; nel 2010 il Premio Speciale Ubu e il premio Hystrio – Altre Muse. Dal 2012, la compagnia è sostenuta e prodotta da 369gradi.