La Principessa Alatiel e altre storie d’amore
di Giovanni Boccaccio.
con David Riondino
Nell'inverno 2013 Rairadio3 ha prodotto una serie di trasmissioni sul Decamerone di Boccaccio, di cui, come si suol dire, correva il settecentesimo anniversario della nascita a Certaldo. Mi fu proposto in quella occasione di comporre una canzone per ognuna delle giornate che venivano raccontate. Fu l’occasione fortunatissima, per me, di ripercorrere il capolavoro di Boccaccio, che mantiene intatta la capacità di intrattenere e divertire.
Le novelle, oltre a essere sinteticamente esposte, sono tutte rielaborate in forma di ballata, rispettando suoni e lessico del meraviglioso fraseggio di Boccaccio, scommettendo sulla cantabilità dei racconti; scommessa che modestissimamente, lo dico da cantautore, mi pare di aver vinto o perlomeno pareggiato. E le ballate con le loro cornici sono inserite in una storia bellissima, anch’essa trascritta in musica: la storia di Alatiel, figlia del Sultano di Babilonia, che
naufragò in terra cristiana ed era la donna più bella del mondo. Le avventure e le sventure della bella saracina fanno da filo conduttore alla nostra storia.
Con Alatiel inizia e si conclude il viaggio nel Decamerone, fino ad arrivare al noto proverbio che sigla la vicenda della bella protagonista: “bocca baciata non perde ventura/anzi rinnova come fa la luna”. Sentenza incontestabile, che sembra fatta apposta per essere cantata; e infatti il Falstaff di Verdi la canterà nel Ballo in Maschera. Ma questa è un’altra storia.
David Riondino