Musica
Martedì 4 Aprile 2017 ore 21
Cin'acusmonium

Rassegna "Musica in Scena"
a cura della Scuola di Musica Dedalo
In collaborazione con Associazione Audior

 

Proiezione cinematografica d'autore con spazializzazione acusmatica e ascolto di composizioni elettroniche contemporanee pensate per una  suggestiva “orchestra di altoparlanti”.
A cura di Dante Tanzi ed Eraldo Bocca – Associazione Audior
www.audior.eu

 

FUORI ABBONAMENTO STAGIONE
ABBONAMENTO RASSEGNA 'MUSICA IN SCENA' 7 CONCERTI:
Intero Euro 49, Ridotto Euro 36,00

 

 

 

 

 

 

FUORI ABBONAMENTO STAGIONE
ABBONAMENTO RASSEGNA 'MUSICA IN SCENA' 7 CONCERTI:
Intero Euro 49, Ridotto Euro 39,00

Proiezione cinematografica d'autore con spazializzazione acusmatica e ascolto di composizioni elettroniche contemporanee pensate per una  suggestiva “orchestra di altoparlanti”.
A cura di Dante Tanzi ed Eraldo Bocca – Associazione Audior

 

Cin'acusmonium
L'obbiettivo del Cin'acusmonium è quello di valorizzare alcune opere classiche della storia del Cinema attraverso una dinamica live di interazione con la pellicola.  L'interazione verrà illustrata prima della proiezione, sia sotto il profilo tecnico che sotto il profilo estetico.

L'occasione si rivelerà preziosa per conoscere – in preparazione alla proiezione del film – la filosofia di ascolto immersivo di tanta musica contemporanea, dove il concetto di spazialità diviene fondamentale. Proprio la spazialità del movimento sonoro sarà gestita da un interprete all'acusmonium appositamente installato per l’occasione: l'acusmonium AUDIOR, un’orchestra di circa quaranta altoparlanti di diverse dimensioni e coloriture timbriche, per la creazione di un paesaggio sonoro di grande suggestione.

L'esperienza del Cin'acusmonium è stata proposta per la prima volta nel 2013, presso l'auditorium san Fedele di Milano, con la proiezione di tre film di Andrej Tarkovskij. L'elemento sonoro, nel linguaggio del cinema, viene spesso concepito come un elemento esterno, a volte aggiunto successivamente, anche nella fase del montaggio. Non è così per Tarkovskij, che auspicava, da parte dei registi, una maggiore compenetrazione tra suono e immagine. Il sistema dell'auditorium San Fedele (l'acusmonium SATOR) ha consentito di spazializzare, durante le proiezioni, le colonne sonore e il materiale audio dei film.

L'impiego dell'Acusmonium AUDIOR nello spazio del Nuovo Teatro Faraggiana mira dunque ad introdurre una regia interpretativa del sonoro cinematografico: non per creare effetti  speciali o aggiungere sonorità non previste dal regista, ma per rendere maggiormente avvertibile l'unità immagine/suono/spazio dell'esperienza cinematografica.

Il mattino successivo al giorno della proiezione del film si terrà un laboratorio sull'ascolto immersivo con l'acusmonium, aperto agli studenti. Nel pomeriggio dello stesso giorno è previsto un concerto di musiche per acusmonium.

 

L'Acusmonium è un sistema di proiezione del suono nello spazio, disegnato per la prima volta a Parigi nel 1974 dal compositore François Bayle e usato originariamente negli studi di Radio France. Si tratta di un'orchestra di altoparlanti destinata all'interpretazione in concerto di musiche elettroacustiche con lo scopo di spazializzare il suono. I suoni vengono diffusi tramite altoparlanti di diverso colore timbrico, calibro e potenza, disposti "in modo da organizzare lo spazio acustico secondo le caratteristiche della sala e lo spazio psicologico secondo le caratteristiche dell'opera". L'ascolto è di tipo immersivo: un interprete alla consolle di spazializzazione si occupa di pianificare le emergenze e i movimenti del suono nello spazio, le sfumature e i contrasti, controllando le intensità, la densità sonora, i colori e i filtraggi. La consolle viene collocata al centro del pubblico in modo che l'interprete possa beneficiare di un ascolto che si avvicini mediamente a quello di ogni ascoltatore. Per favorire la massima concentrazione la sala in cui si svolge il concerto viene tenuta in una situazione di semioscurità.

 

Blade Runner

Blade Runner è un film di fantascienza del 1982, diretto da Ridley Scott e interpretato da Harrison Ford, Rutger Hauer, Sean Young, Edward James Olmos e Daryl Hannah. La sceneggiatura, scritta da Hampton Fancher e David Webb Peoples, è liberamente ispirata al romanzo del 1968 Il cacciatore di androidi (Do Androids Dream of Electric Sheep?) di Philip K. Dick.

 

Sei replicanti sono fuggiti da una colonia extramondo e a bordo di una navicella spaziale sono tornati sulla terra. La loro intenzione è quella di forzare la data di scadenza della loro vita per diventare uguali agli umani. Siamo nel 2019 e l’uomo viaggia negli spazi interstellari e, fra varie diavolerie tecnologiche, si serve di macchine, i replicanti, costruiti a sua immagine e somiglianza per svolgere le mansioni più pericolose, nonché come succedaneo sessuale. Per scovarli ed impedirgli di attuare il loro piano viene costretto a riprendere il vecchio mestiere Rick Deckart. un ex appartenente all’unità ‘Blade Runner’ specializzata appunto nella caccia ai replicanti ribelli. Durante una visita alla fabbrica che produce i replicanti, Rick incontra il loro ‘padre’ virtuale, Eldon Tyrell e conosce Rachel, una bellissima replicante. Colpito dalla sensibilità della ‘donna’ e dal suo desiderio e convinzione di essere invece un’umana, Rick si affeziona fino a innamorarsene e proteggerla, anche quando lei prima si isola e poi tenta di fuggire una volta compresa la sua vera natura. Eliminati uno ad uno i replicanti ribelli, Rick ha un rendez-vous con l’ultimo di essi, il loro capo Roy, un replicante carismatico fra i migliori costruiti di sempre, qualitativamente parlando, dotato di grande forza, agilità e abilità: un vero e proprio guerriero, freddo e determinato. Nello scontro impari avrebbe la peggio Rick, se non fosse che Roy all’ultimo momento, dopo averlo umiliato e reso inoffensivo, potrebbe ucciderlo facilmente se solo lo volesse ed invece inaspettatamente lo risparmia ed accetta il suo destino, lasciandosi morire, avendo inteso nel frattempo da Eldon Tyrell che non c’è modo di programmare i replicanti in modo che essi abbiano una vita normale dal punto di vista biologico. Colpito dalla disperata voglia di vivere dimostrata dai replicanti i quali hanno potuto costruire nel tempo anche una sfera psicologica ed affettiva, evidenziando quindi un difetto progettuale che prevedeva invece una vita breve per loro, proprio perché non possano sommare troppi ricordi ed emotività, Rick fugge con Rachel verso un destino ignoto.