di e con Lucilla Giagnoni e Alessio Bertallot
Allestimento fonico Paolo Pizzimenti
Luci e immagini Bianca Pizzimenti
Dopo l’esuberanza della prima mondializzazione, gli ultimi eventi della globalizzazione sembrano spingerci a scelte massificanti e al rischio del pensiero unico. Ma la Vita non si può costringere in una sola direzione, non la si può semplificare né comprimere perché esplode…
Dioniso è il liberatore, è il dinamismo fuori da ogni schema, è l’anticonformismo, ponte tra il visibile e l’invisibile. Dioniso è l’energia vivente che contrasta ogni forma di autorità precostituita. È l’unione degli opposti. Dioniso è estasi, che dell’esistenza, è cuore e fondamento.
Dioniso è Teatro, è Musica.
Chiede solo una cosa: di essere riconosciuto, allora è gioia, guarigione, sapienza, dono.
Altrimenti è distruzione senza perché.
Al re Cadmo, suo nonno, che alla fine delle Baccanti gli chiede il perché di tanta tragedia
Dioniso risponde: “Non c’è un perché!”.
In una simmetria tra gli Archetipi del Mito e quelli della Musica, lo spettacolo intreccia il racconto teatrale di Lucilla Giagnoni alla narrazione di Alessio Bertallot, musicista e DJ, che, con particolare attenzione alle esperienze musicali contemporanee, conduce gli spettatori a cercare le tracce per incontrare e poter riconoscere Dioniso.
E quando questo accade, la Fine è una Festa!