di Enrico Castellani e Valeria Raimondi
con Ettore Castellani e Orlando Castellani e con Valeria Raimondi, Enrico Castellani, Luca Scotton
luci, audio, direttore di scena Luca Scotton
Vfx video Francesco Speri
produzione Babilonia Teatri e La Corte Ospitale, coproduzione Operaestate Festival Veneto
in collaborazione con Dialoghi – Residenze delle Arti Performative a Villa Manin 2021
Mulinobianco si interroga sulla relazione che abbiamo instaurato con il pianeta che abitiamo, a quanto pare l'unico abitato, nonché l'unico abitabile nell'intero universo. Abitiamo in un luogo, se non per altro, anche solo per queste ragioni, piuttosto prezioso. Da quanto siamo qui? Quando scade il nostro contratto d'affitto? Chi è il proprietario?
La possibilità che noi si venga sfrattati quanto è vicina?
Sono domande a cui solo gli scienziati possono rispondere. Sono domande che solo i bambini possono porre. Dall'alto della loro scienza e della loro saggezza. Dall'alto del loro sapere. Il futuro è loro. Sono loro che ci interrogano. Che ci incalzano. Che disegnano un quadro inquietante nel quale siamo ritratti di spalle: in fuga.
Due bambini soli sulla scena. Due bambini parlano ad una platea di adulti. Due bambini ci raccontano il loro punto di vista sul futuro del mondo.
Lanciano proclami e provocazioni. Ci incalzano e ci beffano. Vanno avanti e indietro nel tempo.
Si muovono tra animali totem, banchi spuri e croci iconoclaste. Tra l'indicibile e il non detto. Ci consegnano un mazzo di fiori finti, senza chiarire se siamo chiamati a riconoscere che anche i polimeri sintetici possono essere belli o se vogliono ricordarci che le piante torneranno presto ad essere le sole padrone del mondo.