Una produzione (TRAPARENTESI)
Scritto e diretto da Francesco Guarnori
Con Andrea Agosta, Federico Barbè, Riccardo Fontana, Simona Iannacone, Maren
Humburg, Erica Verzotti, Simone Zatti
Musiche di Roberto Casesi e Andrea Lentullo
Scene di Erica Verzotti
Luci di Alessandro Marin
Aiuto regia Gabriele Gelmini
Distanziamento sociale? Mascherine chirurgiche? Varianti Delta? Questa brutta pandemia ha monopolizzato le nostre preoccupazioni: e sinceramente sentiamo tutti la necessità di evadere da questo stato di terrore. Ma allora perché non rituffarsi nelle care e vecchie paure di una volta? Quell’epoca in cui l’unico virus da temere era il razzismo, l’omofobia, il qualunquismo. Quando si stava meglio, perché si stava peggio.
“Caos in Pillole” allora fa al caso tuo: un comodo e pratico blister di paure, per tornare a essere quell’Homo Sapiens Sapiens dell’Era Pre-Covid19. Per stringere di nuovo tra le mani quella coperta di Linus, patchwork mostruoso di fobie e meschinità. Per rivivere quella morsa soffocante, capace di diventare un rassicurante abbraccio. Per sondare quel Caos che ognuno nasconde dentro.
Ecco il punto di partenza di “Caos in Pillole”, una commedia nera dal ritmo vorticoso che cerca di districarsi tra le fobie dell’essere umano con amara ironia. A otto anni dall’uscita di “Caos in Scatola - Agitare bene prima dell’uso”, la compagnia teatrale (TRAPARENTESI) porta in scena un secondo atto di quel comico e feroce spettacolo, concentrandosi su nuove psicosi e divertendosi a raccontare altri mostri contemporanei.
Una tragicomica pentola a pressione, scritta e diretta da Francesco Guarnori, sempre in bilico tra il dramma e l’opera buffa: le scene offrono differenti spaccati di umanità, alternandosi con le canzoni del cantautore Roberto Casesi, in grado di cogliere frammenti di poesia in questo dirompente ciclone di emozioni.
Caos in Pillole. È un presidio medico teatrale. Può indurre ilarità. Leggere attentamente il foglietto illustrativo. Se il sintomo persiste consultare il teatro.