di Marco Malvaldi
con Maddalena Crippa, Giovanni Crippa
regia di Piero Maccarinelli
scene di Maurizio Balò
musiche di Antonio Di Pofi
produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia - Teatro della Toscana - Teatro Nazionale
Gli estremi della cultura umanistica e di quella scientifica si intrecciano in questo affascinante testo che parte dall’omonimo libro di Marco Malvaldi e attraverso vicende apparentemente quotidiane ci sfida a entrare nel complesso rapporto tra letteratura, poesia e scienza.
Francesca e Paolo sono due fratelli, lei umanista e lui scienziato, entrambi hanno due belle carriere di docenti universitari. A un certo punto le loro strade si incrociano: quando Paolo lotta per diventare rettore dell’Università, e vi è lo scontro, e l’incontro, di due diverse concezioni della realtà. "Non ne posso più di vedere l’Università dominata dalla scienza e dalla tecnica. Sono trent’anni che abbiamo solo rettori che vengono dalla scienza..." – riflette Francesca.
Il tema del rapporto tra due mondi o, se vogliamo, fra due tipi di conoscenze apparentemente lontani, ma che si intrecciano continuamente nelle nostre vite, è stato il punto di partenza di questo progetto immaginato da Piero Maccarinelli. Nel romanziere/giallista/chimico Marco Malvaldi e nella sua capacità di mescolare sapientemente le profonde conoscenze umanistiche e scientifiche, è stato individuato l’autore più adatto a proseguire questo interessante e insolito itinerario. A dar vita alle sue parole edalle situazioni in cui conoscenza e ironia vanno di pari passo, saranno due attori – in più, fratelli d’arte – della levatura di Maddalena e Giovanni Crippa.